Cosa sono le piscine ad acqua salata e che vantaggi hanno?

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Piscine ad acqua salata, cosa sono?

Per mantenere l’igiene dell’acqua della piscina si impiega tradizionalmente il cloro, che è noto a tutti per le sue proprietà antibatteriche ad ampio spettro d’azione. Ma il cloro è un prodotto chimico che va quindi manipolato e stoccato con cautela e può provocare reazioni sgradite in persone sensibili, che vanno dall’irritazione alla nausea. Questi effetti risultano particolarmente sgraditi quando in piscina si avverte un forte odore di cloro, dovuto paradossalmente ad una carenza di cloro nell’acqua della piscina e non a un sovraddosaggio come viene spontaneo pensare.

Per ovviare a questi inconvenienti e mantenere un’acqua disinfettata e sicura per la balneazione ci sono diversi trattamenti alternativi, tra i quali l’impiego del sale è la soluzione che più è impiegata, sicura e semplice da adottare.
In questo caso il sale viene disciolto nella piscina in ragione di circa 4 grammi per ogni litro d’acqua. Un clorinatore applicato nell’impianto idraulico di trattamento delle acque provvede, mediante elettrolisi dell’acqua salata, a immettere nella piscina acqua contenente cloro naturale e ipoclorito di sodio che provvedono a igienizzare la piscina in modo automatico e costante.

Il processo alla base di questo sistema è semplice:

L’elettrolisi provvede a scomporre la molecola di cloruro di sodio (il sale da cucina che troviamo sulla nostra tavola) in due ioni caricati elettricamente: lo ione cloro negativo e lo ione sodio positivo.

Una volta scomposti gli ioni sono liberi di riaggregarsi o di rimanere separati, e ciò è dovuto ad una concomitanza di fattori come possono essere la distanza tra gli elettrodi, il pH della soluzione, l’agitazione dell’acqua durante il processo e altri fattori.

Se rimangono liberi si ha la formazione di cloro (Cl2) e soda caustica (NaOH), e il cloro prodotto dall’elettrolisi in questo caso avrà la funzione di disinfettante, oppure possono ricombinarsi tra loro formando ipoclorito di sodio puro (NaClO), di cui sono note le proprietà disinfettanti.

Spesso il prodotto dell’elettrolisi formerà entrambe le sostanze igienizzanti, che essendo prodotte naturalmente andranno a purificare le acque della piscina.
Il sale, presente commercialmente sia in pastiglie sia sfuso in sacchi, viene aggiunto all’acqua della piscina in piccole quantità e tramite un processo di elettrolisi si scompone in diversi composti tra cui l’ipoclorito, lo stesso agente sterilizzante che ritroviamo nel cloro.

Il fattore di successo che porta a un impiego sempre più crescente del sale nell’acqua della piscina è dovuto al fatto di ridurre sensibilmente lo stoccaggio e la manipolazione di prodotti chimici, riducendo nel contempo i rischi per la sicurezza dell’operatore e dei bagnanti. Inoltre cloro e ipoclorito di sodio formeranno esclusivamente acido ipocloroso. Non c’è quindi formazione di acido cianurico e soda come nell’impiego del cloro per piscine.
L’aggiunta di sale direttamente nella piscina può causare, in presenza di materiali inadeguati, problemi di corrosione dovuti alla salinità dell’acqua, con un conseguente innalzamento dei livelli di pH della piscina. Va quindi tenuto sotto stretto controllo il pH della piscina, aggiungendo riduttori di pH che riporteranno i valori entro i limiti ottimali.

La sterilizzazione con il sale si può impiegare in ogni tipo di piscina: sia nelle piscine fuori terra sia nelle piscine interrate.

Per avere una piscina fuori terra ad acqua salata si inserirà il sale nella piscina che verrà trasformata dal clorinatore posto all’esterno nell’impianto normalmente impiegato per il trattamento dell’acqua, che durante il processo di filtrazione genera cloro naturale, e in seguito all’ossidazione elettrocatalica del sale, restituisce l’acqua igienizzata che viene immessa all’interno della piscina. Il trattamento si esegue anche nelle centraline per piscine interrate, grazie alle centraline di dosaggio per le piscine interrate.

Gli sterilizzatori a sale per piscine interrate si installano senza grossi lavori di adattamento dell’impianto e sono altrettanto semplici da usare. Consentono un trattamento dell’acqua della piscina esterna con acqua salata completo, riducendo gli interventi manutentivi. All’interno del clorinatore l’acqua della piscina passa attraverso gli elettrodi della centralina che trasformano il sale in cloro naturale e ipoclorito di sodio, i principali agenti igienizzanti, rinviando in piscina l’acqua pulita e trattata.

Uno dei primi effetti dell’impiego del sale è l’eliminazione dell’odore del cloro dalla piscina e i fastidiosi effetti avvertiti da persone particolarmente sensibili. I benefici piscina acqua salata si avvertono con un’acqua purificata e leggermente salata che risulta molto dolce sulla pelle e sugli occhi. Ciò è un vantaggio per le persone particolarmente sensibili, bambini ed anziani che possono avvertire irritazioni e nausee dovute al cloro immesso nell’acqua, soprattutto quando è presente un lieve sovraddosaggio.

Quando si esce dalla piscina trattata con acqua salata, la pelle risulta più liscia e rilassata e senza odore di cloro. Inoltre la piscina con acqua salata mantiene alcuni benefici propri dell’acqua di mare come, per esempio, l’effetto antisettico che elimina gli agenti patogeni della pelle, oltre che offrire una migliore galleggiabilità quando ci si immerge in piscina.

L’impatto ambientale dovuto agli scarichi nella rete fognaria delle acque trattate con il sale sono decisamente inferiori rispetto alle acque igienizzate con cloro, e i suoi prodotti di reazione. La bassa concentrazione di sale presente nelle acque di scarico non è sufficiente ad alterare il pH degli scarichi fognari.

E’ innegabile, infine, annoverare tra i benefici della piscina ad acqua salata, il rischio minore per gli operatori nel manipolare il sale rispetto al cloro.

Inserendo sale direttamente nell’acqua, nella piscina trattata con il sale vanno controllati i valori di pH piscina salata con una maggiore frequenza rispetto ad una piscina trattata con il tradizionale cloro, e una variazione sensibile del pH può ridurre l’efficacia del potere disinfettante del cloro naturale, che si ottiene dall’elettrolisi del sale.

Allo scopo di mantenere i valori di pH entro i parametri consigliati si devono impiegare prodotti correttivi del pH, dopo aver eseguito periodicamente il controllo con gli specifici indicatori.

Un valore ottimale per una piscina esterna si attesta tra 7,2 e 7,6. Se il valore è maggiore o inferiore bisogna ricorrere ai correttivi del pH seguendo le istruzioni dei produttori, per riportare i livelli di pH della piscina ad un valore ottimale.

Posso convertire la mia piscina da acqua dolce ad acqua salata?

Qualsiasi piscina, interrata o meno, può essere convertita facilmente in una piscina ad acqua salata, sfruttandone così a pieno i benefici dell’acqua salata.

Per convertire una piscina ad acqua salata bisogna installare un clorinatore a sale, ossia un generatore di cloro naturale e ipoclorito di sodio ricavato dal sale, mediante l’elettrolisi salina.

La trasformazione è piuttosto semplice e rapida, poiché i kit per piscina acqua salata si adattano a tutti i tipi di piscina. Oltre al clorinatore si dovrà realizzare una modifica alle tubature che immettono l’acqua nella piscina tramite le bocchette di immissione, realizzando un bypass con valvole a sfera e la piscina tradizionale viene così convertita in breve tempo in una piscina ad acqua salata.

Quali sono i vantaggi di una piscina ad acqua salata?

I vantaggi di una piscina ad acqua salata rispetto ad una piscina normale sono dovuti all’impiego del sale rispetto al cloro.
Piscina salata vantaggi:

  • Eliminazione dell’odore del cloro, non sopportato da tutti e che potrebbe avere effetti collaterali che si possono riscontrare in persone particolarmente sensibili;
  • Azione benefica dell’acqua salata sulla pelle, al punto che le piscine ad acqua salata sono impiegate normalmente nei centri benessere per scopi terapeutici e cosmetici;
  • Riduzione dei prodotti chimici impiegati per il trattamento delle piscine trattate con cloro;
  • Riduzione dei rischi associati all’impiego di prodotti chimici, soprattutto al loro sovraddosaggio:
  • Riduzione dei rischi nella manipolazione di prodotti chimici e allo smaltimento di prodotti di risulta nelle normali operazioni di manutenzione;
  • Riduzione dei costi di manutenzione ordinaria ottenuta con la riduzione dell’impiego di prodotti chimici complementari necessari per mantenere la piscina in condizioni ottimali per l’utilizzo;
  • Il clorinatore provvede automaticamente a produrre il cloro naturale dal sale per igienizzare la piscina, riducendo al minimo gli interventi per ripristinare i livelli necessari per ottenere le condizioni ideali di balneazione.

Questi vantaggi contribuiscono al successo dell’impiego del sale al posto del cloro per igienizzare la propria piscina.

Il gran numero di prodotti chimici e la loro tossicità, è stato spesso al centro di dubbi da parte degli utilizzatori di piscine, soprattutto quando si tratta di famiglie con figli piccoli. Ridurre lo stoccaggio e l’impiego di tali prodotti sostituendoli con il sale, elemento comune e presente nella nostra alimentazione, è un sollievo per le preoccupazioni che comporta quando in famiglia sono presenti dei figli.

Inoltre un altro fattore che contribuisce all’espansione di tale sistema è dovuto alla leggera salinità dell’acqua che ricorda l’acqua di mare, rendendo il bagno in piscina più piacevole e distensivo.

Ovviamente a fronte dei vantaggi della piscina ad acqua salata fanno da contraltare alcuni svantaggi rispetto alle tradizionali piscine. Soppesando i pro e contro piscine acqua salata, ciascuno può trarre le proprie conclusioni e decidere il sistema di igienizzazione da adottare per la propria piscina

E gli svantaggi rispetto ad una piscina ad acqua dolce?

A fronte dei vantaggi indotti dall’impiego del sale, le pisicine ad acqua salata presentano alcuni punti deboli rispetto alle normali piscine clorate, che si tramutano in svantaggi paragonando i due sistemi.

Si parte dal costo del clorinatore, che comunque ha il suo peso, e va mantenuto in perfetta efficienza per usufruire dei vantaggi offerti dal suo impiego, oltre al costo delle modifiche all’impianto idraulico per convogliare le acque nel clorinatore;
Si riducono sensibilmente i quantitativi dei prodotti chimici normalmente impiegati.

Il ph dell’acqua va tenuto sotto stretta osservazione. Normalmente le piscine salate tendono a portarsi su un livello di pH superiore, che necessita di un riduttore di pH per riportarlo entro i livelli accettabili. Alti livelli di pH possono indurre a problemi di corrosione sia dell’impianto che della piscina.
Inoltre bisogna considerare una manutenzione del clorinatore per mantenerlo in perfetta efficienza, pulendo la cellula del clorinatore una volta o due a stagione, avendo cura di non ripetendo la pulizia troppo spesso ottenendo così un effetto contrario rispetto all’attesa di una maggior durata, e usare alcune semplici regole, come tenere il tenore di sale presente nella piscina ad un livello costante e i livelli di calcio e calcare più bassi possibili.

Dopo ogni temporale o svuotamenti parziali dell’acqua della piscina bisogna ricontrollare e ripristinare il sale disciolto e controllando nel contempo i valori di pH dell’acqua.

Manutenzione di una piscina ad acqua salata

La manutenzione ordinaria di una piscina ad acqua salata è simile alla manutenzione di una piscina tradizionale trattata con cloro. Un’attenzione particolare va posta nel controllo del pH dell’acqua, per evitare che si innalzi sopra i limiti consentiti.
Per il resto la manutenzione è identica, quindi si impiegheranno flocculanti e antialghe per mantenere l’acqua limpida, sequestranti di calcare nel caso l’acqua ne contenga livelli elevati, e i tradizionali interventi di manutenzione straordinaria in vista dell’inverno e in occasione della riapertura estiva della piscina interrata.

L’impianto idraulico, essendo il cuore della piscina acqua salata, richiede la normale pulizia del filtro e del sistema di filtrazione, cui va aggiunto il controllo del clorinatore e la pulizia della cellula del clorinatore una volta a stagione.
Durante la fase di riapertura vanno controllate le parti metalliche all’interno della piscina per verificarne lo stato di integrità. Ricordiamo che uno degli effetti negativi dell’acqua salata è una maggiore corrosione dei metalli che vengono a contatto, soprattutto se di qualità inferiore o non sufficientemente protetti.

Per il resto la differenza tra la manutenzione di una piscina normale e la manutenzione piscina acqua salata si ha esclusivamente in un maggior controllo dei valori delle acque, con particolare attenzione al pH.

In conclusione una piscina con acqua salata apporta dei vantaggi innegabili in fatto di salute e sicurezza rispetto ad una piscina trattata in maniera tradizionale con il cloro.

Ridurre lo stoccaggio di cloro e altri prodotti chimici riduce i rischi connessi alla manipolazione e allo stoccaggio, e quando vi sono bambini in famiglia è un fattore che da una sicurezza ulteriore. L’automazione del clorinatore porta ad un sensibile risparmio dei costi di manutenzione, dovuto alla minore richiesta di prodotti chimici necessari per mantenere uno standard ottimale di igiene e pulizia delle acque, oltre al fatto che la piscina, con il ridotto impiego di prodotti tossico nocivi, avrà una maggior vita utile.

Buon ultimo si potranno godere dei benefici effetti del sale sulla pelle, che risulterà più liscia e rilassata.
A fronte di questi benefici dobbiamo ricordare i costi per la trasformazione dell’impianto e l’inserimento del clorinatore.
Dovendo scegliere quale sistema adottare, se impiegare il tradizionale cloro o passare ad un impianto a sale, bisogna porre sul piatto della bilancia diverse valutazioni soggettive.

In Italia siamo produttori di sale di qualità, ed è un elemento che non necessita di particolari trattamenti in fase di produzione. Il cloro è un prodotto di un processo chimico industriale, il cui prezzo è soggetto sia alla qualità del prodotto finito sia a fattori legati ai processi produttivi.
La sceltafinale non deve essere meramente economica, ma vanno soppesati i pro e i contro ponendo al centro il fattore della sicurezza per la propria salute e la serenità dei propri cari, così che un tuffo in piscina possa essere sempre un tuffo nel benessere del proprio corpo.