Consigli su come risparmiare l’acqua in piscina

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Quanta acqua consuma una piscina al giorno?

Vi state chiedendo quanto consuma una piscina al giorno?

In questo articoli cerchiamo di spiegarvi non solo quanto consuma ma anche i costi e alcune accortezze che sarebbe bene seguire se si possiede un qualsiasi tipo di piscina interrata.

Innanzitutto, quando parliamo di acqua consumata, stiamo parlando del costo per il reintegro dell’acqua in vasca dopo la consueta evaporazione e di eventuali perdite. Queste infatti, sono le principali cause del consumo di una piscina.

  • Consumo di acqua a causa dell’evaporazione
  • Consumo di acqua a causa di perdite

Consumo di acqua a causa dell’evaporazione

L’evaporazione dell’acqua corrisponde al 6% circa di quella immessa all’interno della piscina. Inoltre, per capire quanta acqua evapora in un’ora a seconda delle giornate, bisogna anche prendere in considerazione ulteriori fattori, quali la presenza di sole forte oppure vento.

L’evaporazione, purtroppo, porta a un abbassamento del livello dell’acqua in piscina e a uno spreco, che però può essere evitato.
Per una piscina di 50 m² si perdono circa 150 litri d’acqua al giorno, che salgono parecchio in caso di molto vento o se batte il sole.
Una soluzione per contrastare questo fenomeno può essere quello di coprire la piscina. Questo porta evidenti benefici in termini di risparmio idrico e anche di consumi legati all’impianto di filtrazione e di riscaldamento dell’acqua.

Un’altra soluzione può essere quella di utilizzare un  sistema di controlavaggio dei filtri di qualità, che permette di recuperare l’acqua di scarto, limitando così il consumo idrico.

Infine, spesso consigliamo l’utilizzo di paraventi e tende ombreggianti che permettono di contrastare, in maniera seppur limitata, l’evaporazione dell’acqua per via dell’incostante sottoposizione al sole dell’acqua.

Consumo di acqua a causa di perdite

Un altro motivo è la perdita di acqua a causa della struttura o di malfunzionamenti. Per questo prima di preoccuparti dell’evaporazione è bene che ti affidi a specialisti per valutare l’integrità della tua struttura.

A tal proposito, si consiglia di verificare l’assenza di crepe, piastrelle danneggiate o zone particolarmente umide ai bordi della piscina. Oltre a queste accortezze si raccomanda anche di valutare l’integrità della struttura della piscina.
Solitamente, le varie perdite di acqua sono date dalla rottura di valvole dei tubi, skimmer, scarichi, getti di ritorno o apparecchi volti all’illuminazione. Questi ultimi devono infatti essere sottoposti a controllo periodico in quanto sono una delle principali cause di perdite.
Le perdite consistono nella prima causa assoluta di abbassamento del livello di acqua nella piscina e causano la perdita di tanta acqua. Qualora non si trovi alcuna conseguenza che porti a questo ma comunque si vuole verificare, è possibile segnare con una matita grassa il livello attuale di acqua. Dopo almeno 24 ore è possibile verificare il livello raggiunto.
Se il livello è sceso in maniera significativa, oltre la perdita data dall’evaporazione, allora è possibile che vi siano dei danni strutturali che la causano.

Per evitare le perdite di acqua, si raccomanda anche di prendere in considerazione alcuni accorgimenti:

  • Evitare tuffi
  • Non riempire eccessivamente la piscina

Come non far evaporare l’acqua della piscina?

Per evitare l’abbassamento del livello dell’acqua in piscina è necessario prendere alcuni accorgimenti. Nello specifico, si raccomanda di coprirla qualora resti inutilizzata al fine di evitare il processo di evaporazione. Quest’ultimo viene evitato per una percentuale pari al 70% se la piscina resta coperta, soprattutto se all’ombra.
Quelle che invece rimangono scoperte e in zone soleggiate o ventilate sono soggette a evaporazione dell’acqua per almeno il 6%.

Pertanto, se si ha una piscina dalla capienza di 50 metri cubi allora l’acqua che evaporerà ogni giorno sarà pari a 150 litri. Il vento, così come il sole, è un’altra problematica che può causare l’espulsione dell’acqua dalla piscina: è quindi possibile bloccarlo o ridurlo mediante la collocazione di cespugli e piante alte. Queste vanno poste affianco alla struttura o in alternativa installare le barriere frangivento intorno al perimetro o ai bordi.
La copertura è utile non solo al fine di evitare l’evaporazione, ma anche per impedire a contaminanti, detriti e foglie di entrare nella piscina.

In questo caso infatti il filtro dovrebbe occuparsi di ripulire il tutto e ciò comporterebbe un inutile spreco di energia.
La copertura è inoltre molto utile per poter riscaldare l’acqua della piscina. Se necessario, sono presenti delle coperture liquide, note per la loro leggerezza (maggiore rispetto all’acqua). Queste coperture sono state progettate come delle vere e proprie barriere invisibili, non irritanti o tossiche, sicure in quanto costituite da pH neutro.
Alcuni modelli sono biodegradabili e generalmente vengono impiegate al fine di rallentare l’evaporazione e intrappolare il calore.

Pulizia e manutenzione della piscina

Oltre a evitare l’evaporazione dell’acqua in piscina, anche la sua manutenzione al fine di evitare sprechi d’acqua è importante. Innanzitutto si consiglia di pulire i filtri mediante la tecnica del controlavaggio, grazie alla quale il flusso dell’acqua viene invertito.

Tutti i detriti vengono quindi eliminati dal filtro e una volta fatto ciò si può interrompere subito il processo del controlavaggio, così da evitare inutili sprechi d’acqua. Se il filtro viene tenuto pulito tale manovra non dovrà essere compiuta frequentemente.
Oltretutto la manutenzione e la pulizia regolare sono estremamente importanti per evitare il continuo cambio di acqua: è possibile utilizzare anche degli aspirapolveri automatici volti a utilizzare un’altra volta l’acqua, così da risparmiare ulteriormente.
Si raccomanda anche di aggiungere un disinfettante uguale o simile al cloro durante la notte al fine di impedire al sole di far evaporare l’acqua rapidamente.

In alternativa alle tecniche e prodotti consigliati volti al recupero dell’acqua è anche possibile utilizzare un apposito sistema di purificazione e depurazione: questo ha un costo ingente iniziale, che però verrà recuperato nel corso del tempo grazie a un grosso risparmio sulle bollette.

Un altro modo per risparmiare sull’utilizzo dell’acqua è evitare di svuotarla sempre, se non quando necessario. A seconda dei livelli di disinfettanti o cloro precedentemente inseriti infatti, l’acqua può anche essere riutilizzata al fine di lavare moto, auto, irrigare piante o pulire il cortile della piscina.

Come si limita il consumo di energia

Al fine di limitare ulteriormente il consumo di energia e lo spreco di acqua si può acquistare una pompa di filtrazione apposita, da scegliere a seconda della sua portata e non in base alla potenza. Questo strumento ha un consumo elettrico pari al 90% di tutta la piscina non riscaldata, per tale motivo dev’essere idonea alla quantità di acqua presente al suo interno.

Nello specifico, si raccomanda di selezionare una pompa dalla velocità variabile: questa infatti presenta numerosi vantaggi, come una qualità dell’acqua migliore o un consumo di energia elettrica alquanto ridotto.

L’investimento iniziale costoso verrà ammortizzato entro 3 stagioni. Oltre a tali vantaggi, i modelli più moderni di queste pompe presentano dei funzionamenti silenziosi e una filtrazione più eccellente rispetto agli apparecchi tradizionali. Anche la longevità è molto più lunga rispetto a questi ultimi. E’ possibile scegliere la propria tecnica o strumento preferito volto a evitare che l’acqua della piscina evapori, anche a seconda delle proprie esigenze.

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